questa non e' la solita pagina del diario del vignaiolo: sono a New York e qui' c'e' la guerra! La mattina di martedi' 11 ho chiamato in azienda, stavano raccogliendo le uve di Merlot. Poco dopo passeggiando con alcuni colleghi per le strade di Manhattan infondo alla Lexington Avenue ho visto un'enorme colonna di fumo; dalla metropolitana uscivano persone che piangevano disperate: la nube cresceva ed ombreggiava la citta'.
Poco tempo per capire cosa stava succedendo. Da quel momento siamo bloccati qui' e non si parla di rientro: l'America si e' chiusa, e' in una nuova guerra.
Da cosi' lontano, in questa situazione, la mia terra e le mie vigne mi mancano da impazzire.
|