La Pruina
di Alessandro Pecorari (24/07/01)
la scorsa settimana una intensa perturbazione proveniente da ovest ci ha attraversati versando sui vigneti 70 mm di acqua (fenomeno estivo eccezionale) e qualche chicco di grandine, non disastrosa come nel 1996 e nel 1998. Si riduce il tempo che ci divide dalla vendemmia 2001. Perché dico questo? per i diversi segnali che le viti e le uve ci fanno leggere. La maturazione procede velocemente. Uno dei fenomeni che precedono il suo primo stadio è la formazione sulla buccia degli acini di una speciale cera che prende il nome di PRUINA (come per le prugne). Questa "cera" sviluppata dalla pianta ricopre l'acino ed ha una importante funzione di protezione del chicco dagli agenti esterni. Nella fotografia che segue, la pruina è quella sorta di polvere che rende gli acini opachi e si evidenzia sulla parte più esterna del chicco. La "cera" ora è presente su tutte le varietà, ma ce n'è una che anticipa le altre: il Pinot Grigio che ha già iniziato la fase di maturazione più importante chiamata INVAIATURA. Con questo termine si intende il cambiamento cromatico dell'acino, per il Pinot Grigio, da verde a violaceo. Quando ieri sera sono stato nel vigneto Olivers a scattare questa immagine come al solito ho approfittato per assaggiarne l'uva, fino ad allora verde ed acidissima, l'ho trovata invece con un inconfondibile, netto ed irresistibile aroma di ciliegia che mi ha deliziato e non m'ha fatto smettere di assaggiarla saltando da grappolo a grappolo come un passero, scegliendola con precisione istintiva.