La Viti - Vinicoltura nel Friuli Orientale fra '800 e '900

Tesi di Laurea in Storia dell'Agricoltura per il C.d.L. in Storia, Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trieste.

Premessa

I motivi che mi hanno condotto a compiere questa ricerca sono molteplici: innanzitutto le origini agricole della mia famiglia, che da più generazioni abita e coltiva dei piccoli appezzamenti di terreno nella piana dell'Isonzo. Poi la curiosità di scoprire le fondamenta del nostro particolare suolo sul quale intere generazioni di miei avi hanno trascorso la loro vita lavorando questi campi per la propria sussistenza.Poi ancora la voglia di scoprire il recente passato del vino nella nostra regione, cercando di identificare un periodo storico nel quale poter rispecchiare lo splendore di questi ultimi quindici anni della viti-vinicoltura friulana. Ho voluto evidenziare che, molto spesso, territori geo-pedologicamene identici e limitrofi fanno parte di aree a denominazione diversa (in questo caso tra Colli Orientali del Friuli, Collio e Goriska Brda) a causa di situazioni amministrative e politiche differenti, creando oggi difficoltà e confusione tra la classe sempre più numerosa dei consumatori. Infine la voglia di spiegare che anche da zone pedologicamente diverse si possono ottenere vini di elevatissima qualità: il fattore determinante per il vino, oltre a terra e clima, è l'uomo e la sua sensibilità.Per questo lavoro ho intrapreso prima di tutto un percorso geografico al fine di inquadrare le aree in analisi; poi ho analizzato la loro storia approfonditamente dalla metà dell'Ottocento, passando per la prima guerra mondiale, fino alla ricostruzione del primo dopoguerra. Ho deciso in seguito di toccare la parte più contemporanea della viti-vinicoltura friulana, quella che ha visto la sua fioritura ed il suo attuale successo. 
Voglio ringraziare per avermi permesso di arrivare fino qui i miei genitori, che mi hanno sostenuto nel corso di questi lunghi anni di studio; mia moglie Clizia per le serate trascorse a rileggere e commentare assieme a me gli indirizzi di questo lavoro; la pazienza del Prof. Giancarlo Bertuzzi, che mi ha atteso in questi ultimi anni dedicati ad altre cose; il dott. Claudio Fabbro che con la sua generosa disponibilità mi ha messo a disposizione l'intera biblioteca dell'Osservatorio malattie delle piante dell'Ersa.Ringrazio il dott. Andrea Pittana per le lunghe discussioni ed insegnamenti sulla vite e le sue malattie, ringrazio il dott. Giulio Colomba per la sua paziente rilettura dei testi e perché è sempre stato pronto a rispondere alla mia richiesta di chiarimenti; ringrazio il conte Sigismondo Duglas Attems per la bella intervista concessami, il sig. Egino Menotti per la disponibilità a narrarmi la storia orale dell'azienda Villa Russiz, una tra le più importanti del Friuli Orientale ed infine l'amico Pierpaolo Penco che mi ha aiutato nel rendere questo lavoro presentabile.